19° Maratonina Città di Busto Arsizio
di Lele
Culatello piacentino e salame, per cominciare. Doppia razione di gnocchi casalinghi accompagnati da un ottimo Nero d’Avola. Torrone siciliano con pistacchi, e grappa croata (questa l’ho saltata). Il manuale del runner non prevede una cena di questo tipo la sera precedente ad una gara, ma io credo di aver scoperto una peculiarità dopante negli gnocchi, nella doppia versione pesto e ragù.
Domenica mattina la sveglia suona alle 7.15, ma l’orecchio si tende verso il ticchettio battente della pioggia e penso “…ma è possibile che a Busto debba sempre piovere..?!”
Parto da Venegono da solo, incontrerò Paolo e e il rag.Landoni al PalaCastiglioni, mentre scopro con enorme dispiacere che il nostro presidente, vinto dall’influenza, rinuncia alla gara. E continua a piovere, senza tregua.
A busto incontro Fabio, un collega che ho convinto a partecipare alla sua prima mezza. Spero non si fermi qui.
Apprezzo quelle situazioni che ti fanno capire che sei all’interno di un movimento e con enorme piacere incontro gente conosciuta sul giro del Lago di Varese, alla Mezza di Monza o che ha corso come noi la maratona di Berlino. Non conosco i loro nomi ma queste condivisioni ti arricchiscono e ti coinvolgono. Uno scambio veloce di battute, qualche risultato e poi ognuno si concentra su se stesso.
Voglio migliorare il mio 1’30. Devo correre a 4’15’.
La partenza è come al solito piuttosto trafficata ma riesco a trovare un corridoio e faccio il mio ritmo. Dopo 3 km un occhio al crono e leggo 4’06’ di media. Troppo forte, gestisci meglio se no paghi alla fine, mi dico.
Attendo il 7km, spartiacque del ritmo, e mi accorgo di aver corso un po’ su 4’10’ ma ritorno ancora sui 4’05’. E se oggi fosse quello il mio ritmo?
Decido che non voglio rimpianti e continuo così.
Metà gara scorre regolare, pochi sorpassi e poco sorpassato. Solo un goccio di sali minerali. Niente spugnaggio perchè ovviamante continua a piovere.
Accuso un attimo di stanchezza, mi concedo qualche rallentamento e una buona dose di insulti a quegli automobilisti che strombazzano perchè NOI PODISTI gli stiamo disturbando la loro cazzutissima domenica tra tv, mangiate e centri commerciali. Spero che le lasagne ti siano state indigeste.
Obiettivo 15km. Arrivo lì e decido quale sarà la mia gara.
La progressione è buona, guadagno parecchie posizioni, ma la stanchezza subito dopo fa capolino. Incontro nuovamente l’amico del Lago di Varese, due parole veloci e mi dice “se ne hai vai, non mollare”.
Lo ascolto e vado, ma le gambe non sono dello stesso parere, finchè al mio fianco passano 2 podisti, mi aggancio e mi accorgo quanto la testa sia più importante dei muscoli.
Pensavo di aver finito la benzina ma la progressione è da incorniciare: 4’10’, 4’03’, 3’56, 3’43 e sprint finale sul traguardo.
Mi affianco, gli tendo la mano per ringraziarlo, lui apprezza e tagliamo il traguardo insieme.
Senza di lui e senza gli gnocchi della Marta non ce l’avrei fatta. Grazie!